Autore:Marco
16 Dicembre 2014
I consigli del Sommelier
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I vini bianchi sono in genere più acidi dei vini rossi e, rispetto a questi, sono poveri in tannini e quindi la sensazione di astringenza sarà molto bassa, praticamente nulla.
Considerando che una bevanda acida diventa più gradevole a basse temperature, i vini bianchi non vengono generalmente serviti a temperature alte. La temperatura preferenziale per questi vini varia in genere fra i 10 e i 14°C. I vini bianchi giovani, freschi e aromatici possono essere serviti anche a 10°C mentre quelli meno aromatici a 12°C.
Vini bianchi morbidi e maturi, affinati per qualche anno in bottiglia, sopportano temperature più alte e potranno essere serviti fra i 12 e i 14°C.
Servire un vino bianco ad una temperatura più elevata di queste, significa esaltare i suoi caratteri “dolci” a scapito dell’acidità e della sapidità che invece sono considerate caratteristiche gradevoli e desiderate in questo tipo di vino.
Il servizio dei vini rosati segue, in genere, le stesse regole dei vini bianchi. Tuttavia è necessario considerare l’eventuale tannicità di questi vini e servirli quindi ad una temperatura più alta in modo da non renderli troppo astringenti. Vini rosati giovani e freschi, tannicità permettendo, si servono fra i 10 e i 12°C, mentre quelli più robusti e di corpo, compresi quelli più maturi, si possono servire fra i 12 e i 14°C.
La temperatura di servizio dei vini rossi dipende da molti fattori, ma vista la loro natura “tannica” e meno acida dei bianchi, solitamente vengono serviti a temperature più alte.
Vini rossi giovani poco tannici si servono solitamente fra i 14 e i 16 °C, mentre per quelli più corposi e tannici si può arrivare anche a 18 °C. I vini affinati per anni in bottiglia, di corpo e ancora tannici, possono essere serviti a 18 °C, eccezionalmente a 20 °C.
I vini rossi giovani poco tannici e poco strutturati, possono anche essere serviti fra i 12 e i 14 °C senza risultare astringenti e rimanere senz’altro piacevoli.
Questa regola è senz’altro vera per i vini “novelli” che, grazie alla loro particolare tecnica di vinificazione, sono poveri in tannini e si possono servire più freddi rispetto agli altri vini rossi, risultando comunque gradevoli.