“Marzo amoroso.”
E’ sicuramente il detto più bello dedicato a questo mese ( e ora come ora, l‘Accademia della Crusca apprezzerebbe anche l’aggettivo usato), il mese che ci riporta la primavera: la natura esce dal letargo invernale, “Al primo tuon di marzo escon fuori tutte le serpi — Marzo, la serpe esce dal balzo”, le foglie e i fiori, tutto torna alla vita con le sue pulsioni “Come marzo s’avvicina, tutti gli umori si risentono”.
Le temperature iniziano ad alzarsi ed il clima migliora “Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, E chi le ha, le porti un altro po’ più in là”, ovvero: “Di marzo, ogni villan va scalzo”
Ma, oltre che amoroso, marzo è sicuramente pazzo, con sole caldo e pioggia fredda nello stesso giorno: “Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e’ l’ha venduta”, “Marzo non ha un dì come l’altro”, “Marzo vuol far le sue”. E pure: “Nel marzo un sole e un guazzo — e Il sole di marzo, muove e non risolve”, “L’acqua di marzo è peggio delle macchie ne’ vestiti”, “Se gennaio sta in camicia, marzo scoppia dalle risa”.
Nella tradizione contadina il meteo di marzo viene messo in rapporto con quello di aprile: “Marzo alido, aprile umido, La nebbia di marzo non fa male, ma quella d’aprile toglie il pane e il vino“.
Considerando che quest’anno la Pasqua viene bassa, vi dispensiamo anche i suoi proverbi: ” La domenica dell’ulivo, ogni uccello fa il suo nido”, “Pasqua tanto desiata, in un giorno è passata”, “Pasqua venga alta o venga bassa, la vien con la foglia o con la frasca”, “Venga pasqua quando si voglia, la vien con la frasca e con la foglia”, “Pasqua, voglia o non voglia non fu mai senza foglia (o foglia di gelso)”, “Quando si bagnano le Palme si bagnano anche l’ova”, “Se non piove sull’ulivo piove sull’ova”, “Se piove il venerdì Santo, piove maggio tutto quanto”.
Buon marzo a tutti voi.
Le cose buone vanno condivise.